lunedì 30 marzo 2009

E poi viene il lunedì


Eccoci qui, è di nuovo lunedì.
Chissà perchè non esiste una canzone che celebra i lunedì.
Oggi è Lunedì 30 Marzo, da poco è cominciata la primavera, ieri c'è stata l'ora legale. Gia, l'ora legale: ieri mi sono svegliato alle 11.40, ovvero l'una meno venti con l'ora legale; ho mangiato, sono andato a dormire e mi sono svegliato alle 18.50!
Ma che domenica interessante! Ragazzi, sono esattamente così i miei week-end: il venerdì sera comincia subito bene, con inviti non rispettati perchè sono immensamente stanco (di che, poi? mah!).
Poi il sabato con una possibilità di uscire la sera; ma tale possibilità inesorabilmente sfuma, così anche il sabato lo passo a casa..
La domenica passa anch'essa così, sotto silenzio, tra una dormita ed una mangiata si fa già il lunedì mattina!
Ma mi domando e dico: ma a che servono questi week-end così? Booooh!
E poi viene il lunedì: la sveglia suona, inevitabile, inesorabile, imprescindibile; come a dirci: uèuèèè, è finita la festa, si torna a remare!
E così, tra un improperio, una bestemmia, una pantofola tirata alla sveglia, la sveglia tirata contro il muro, e mentre ci si alza s'inciampa, si cade su qualcosa di estrememente duro ed appuntito, quasi messo lì ad arte da un esperto di trappole.
E sbraiti, t'incazzi, ti trascini rabbioso tutte le coperte appresso, mentre la sveglia imperterrita continua a strombazzare fragorosa svegliando tutto il quartiere.
Ti alzi finalmente dolorante alla caviglia distorta e alla spalla lussata più altre ferite più o meno sanguinanti; con la bava alla bocca giungi infine alla sveglia, e trionfante e con gli occhi irrorati di sangue la spegni.
E, in quel momento, ti rendi conto che è arrivato, con la solita dolcezza, un altro lunedì.

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