
E' vedere le foto scattate dai propri occhi, ma con occhi diversi; ed indugiare sui dettagli, sulle emozioni: è il non riconoscersi in quelle immagini.
E' ascoltarsi dentro e parlare con se stessi del passato, dicendogli tante cose, cose che nn gli avevi mai detto, che vorresti fossero cose che lui dicesse a te.
E' guardare in alto, sopra la tua testa, il soffitto dei mille alberghi in cui sei stato; quei soffitti bianchi, illuminati dalla luce copiosa che entra dalla finestra.
E' sentire il rumore del mare, mentre lei ti guarda.
E' scorrere oggi tutte le cose che hai negato un tempo alle persone, guardarle ad una ad una, bagnarle con le tue lacrime, quasi a volerle cancellare così, e chiederti il perchè di tutto questo.
E' camminare per ore con una musica in testa, mentre pensi che sei ancora in tempo, mentre pensi che tutto è passato via, sempre troppo velocemente.
Il vento fresco mi porta il suo profumo, mi parla di quei tempi e mi dice delle mie certezze assolute e delle mie insicurezze insolute.
Nessun commento:
Posta un commento